La Valtellina scopre l’oro verde

14.04.2025

Dopo il successo dell'oro rosso, lo zafferano, la Valtellina si prepara ad accogliere un nuovo protagonista: l'oro verde, l'olio extravergine di oliva (Evo). Con oltre ventimila piante — e il numero è in costante crescita — la coltivazione dell'ulivo sta giocando un ruolo cruciale nel recupero paesaggistico dei terrazzamenti, spesso abbandonati o in via di abbandono. Una vera scommessa vinta: in poco più di vent'anni, la coltura dell'olivo ha conosciuto una significativa espansione lungo la sponda retica, da Traona a Tirano, trovando qui un habitat ideale e restituendo oli di altissima qualità ai valtellinesi.

L'ulivo, rispetto alla vite, richiede un impegno minore in termini di ore lavorative e può offrire soddisfazioni anche dal punto di vista economico. Favorita dai cambiamenti climatici, questa coltura permette di ottenere oli particolarmente apprezzati per le eccellenti caratteristiche organolettiche, in particolare per la bassa acidità. È una produzione che merita di essere incentivata non solo per i benefici economici, ma anche per il miglioramento del paesaggio, un elemento chiave per lo sviluppo del turismo, soprattutto quello lento, che valorizza un ambiente ordinato, curato e dai colori cangianti.

Alcune foto riguardanti la raccolta

Per promuovere e valorizzare questa nuova coltura, la Comunità Montana di Morbegno, in collaborazione con la Fondazione Fojanini di Sondrio, organizza da sette anni un concorso dedicato a tutti i produttori di olio. L'evento, che culmina con la premiazione dei migliori oli, è anche un'importante occasione di studio e confronto tra gli operatori del settore.

ll concorso 

E così sabato 12 aprile la sala dell'assemblea della Comunità Montana ha accolto tantissimi produttori, accorsi per seguire il momento informativo dedicato alla coltivazione dell'ulivo e partecipare alla cerimonia di premiazione della settima edizione del Concorso "Miglior Olio della Valtellina".

Grande soddisfazione è stata espressa da Maurizio Papini, presidente della Comunità Montana di Morbegno, sia per l'elevata partecipazione al concorso, sia per le valutazioni positive espresse dagli assaggiatori Aipol (Associazione Interprovinciale Produttori Olivicoli Lombardi), che hanno analizzato 53 campioni anonimi suddivisi in due categorie: fruttato medio e fruttato leggero.

Soddisfazione condivisa anche dal presidente Fernando Baruffi, che ha illustrato i progressi compiuti per la realizzazione del frantoio: superate le lungaggini burocratiche, si attende ora solo la fase finale dell'appalto. Il nuovo frantoio provinciale finanziato dalla Provincia di Sondrio e realizzato dalla Fondazione Fojanini, consentirà finalmente la trasformazione delle olive dei produttori valtellinesi direttamente in loco, evitando i lunghi trasferimenti fuori provincia.

Gli interventi, coordinati da Giulia Rapella, hanno visto poi la partecipazione di: Ivano Fojanini, con il resoconto sull'annata olivicola 2024; Francesco Paolo Fanizzi dell'Università del Salento, con un approfondimento sull'uso della spettroscopia di risonanza magnetica in olivicoltura; Paolo Zan di Aipol, che ha presentato la metodologia per la valutazione sensoriale dell'olio; Antonio Passini, socio fondatore del frantoio Terre del Lago di Bellagio, che ha raccontato la sua esperienza positiva nel settore. 

I progetti delle scuole  

Grande interesse ha suscitato anche la partecipazione degli studenti di tre istituti scolastici, protagonisti di progetti didattici legati all'olio.CLASSE 1G INDIRIZZO AGRARIA – I.I.S. «MARCO POLO» COLICO : hanno presentato "L'olio nell'Alto Lario: dalla scuola… alla tavola". Il progetto, raccontato da Simone, Emma, Nicole e Amanda, è iniziato con la raccolta di 146 kg di olive da piante comunali sul lungolago di Dervio con la partecipazione anche degli studenti della scuola primaria di Dervio. Le olive sono state trasformate nel frantoio di Bellagio, producendo 14 litri di olio con una resa dell'8,7%. Un olio che gli studenti hanno definito con un pizzico di enfasi tra quelli di qualità più a nord in Italia, e quindi in Europa! L'0lio è stato assaggiato in una degustazione guidata e poi anche trasformato in saponette nel laboratorio di chimica dell'istituto e donate alle donne presenti al convegno.

L'ISTITUTO TECNICO AGRARIO PIAZZI DI SONDRIO ha presentato "L'olio dell'Itas: l'esperienza dei ragazzi", un progetto che ha coinvolto gli studenti in tutte le fasi della filiera: dalle cure agronomiche dell'uliveto sperimentale dell'istituto dotato di 50 piante di diverse varietà, alla potatura; dalla gestione del suolo (fresatura, sarchiatura) e del cotico erboso alla concimazione e al monitoraggio visivo per controllare la presenza di eventuali patogeni. (Un monitoraggio continuo anche durate le partite a calcio, visito la vicinanza con il campo sportivo). Il tutto si è concluso con la raccolta manuale, fino alla trasformazione delle olive in un mini frantoio 4.0 in dotazione alla scuola. L'olio ottenuto, con resa del 9%, si è distinto per note fruttate, retrogusto amarognolo e colore giallo-verde.

Gli studenti ISTITUTO TECNICO DEL SETTORE TECNOLOGICO "ENEA MATTEI" SONDRIO hanno infine presentato "Carta d'identità dell'olio extravergine di oliva", un lavoro di analisi condotto nei laboratori scolastici per dimostrare che ogni olio è diverso, poiché influenzato dalla cultivar, dalle tecniche di raccolta e trasformazione, dal tipo di terreno e dal clima. L'obiettivo: creare una vera e propria "carta d'identità" dell'olio che ne evidenzi parametri come acidità, polifenoli e perossidi, utili per riconoscere un prodotto di qualità.

I premiati

La mattinata si è conclusa con la premiazione del concorso:

Categoria Fruttato Leggero

1° Catia Bettini – oliveto a Teglio, località S. Antonio

2° Carlo Paravicini – oliveto a Traona, località Convento

3° Lorenza Paravicini – oliveto a Traona, località Convento

Categoria Fruttato Medio

1° Diego Derada – oliveto a Tirano, località Canal

2° Giovanni Serafini – oliveto a Castione, località Moroni

3° Gianfranco Pizzatti – oliveto a Poggi, località Conca San Fede

Le valutazioni sensoriali e chimiche 

Mi piace concludere riportando le valutazioni sensoriali dei due vincitori e le analisi chimiche dei primi tre classificati per categoria che dimostrano l'elevata qualità degli oli valtellinesi. in particolare per quanto riguarda il bassissimo valore dell'acidità.

Primo classificato fruttati leggero

Olio dal fruttato di oliva verde di leggera intensità con sentori di mandorla, carciofo e erba appena tagliata. In bocca è elegante e complesso, caratterizzato da delicati toni vegetali di carciofo e mandorla. Amaro e piccante presenti e ben equilibrato.

Primo classificato fruttati medio

Olio dal fruttato di oliva verde di media intensità con sentori di carciofo, mandorla verde ed erba appena sfalciata. Al gusto si confermano le piacevoli note di carciofo accompagnate dalla mandorla fresca e dall'erba di campo. Amaro e piccante mediamente percepiti, equilibrati e persistenti.

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