Il Nebbiolo delle Alpi a Vinitaly
"Che bicchiere offrirei a Di Maio? Uno Sforzato perché si deve sforzare a fare qualcosa di più". Così Salvini ha risposto ai giornalisti domenica a Vinitaly e tutti i quotidiani nazionali lunedì mattina hanno riportato la frase del segretario della Lega. Qualcuno come "la gazzetta dello Sport" nel "fatto del giorno" di Giorgio dell'Arti ha anche spiegato cosa è lo sforzato: "un passito secco della Provincia di Sondrio. Altrimenti detto Sfurzat".
Così, grazie alle problematiche della politica nazionale, il nome del nostro miglior Valtellina Superiore è entrato nelle case di tutti gli italiani. E chissà se qualcuno, non conoscendolo, si è presentato per assaggiarlo ed apprezzarlo al padiglione Lombardia dove la Valtellina enologica era presente con una elegante e significativa immagine.
Un grande spazio sempre calpestato da tantissimi appassionati del vino, 21 aziende che si sono presentate unite sotto due bellissime gigantografie di terrazzamenti con al centro la scritta "il Nebbiolo delle Alpi". Gli stand separati da semplici pannelli bassi, dello stesso colore, identificabili da semplici scritte, hanno perfezionato quel messaggio importante che appariva sopra le teste dei produttori. Visi giovani, sorridenti, un' immagine di svecchiamento, di eleganza e qualità delle nostre produzioni. Ma soprattutto la professionalità del personale qualificato nel dare informazioni semplici e chiare a tutti i visitatori che si avvicinavano ai vari banchi.
Ho visitato anche altri stand di zone viticole importanti, trovando purtroppo poco entusiasmo da parte di alcuni produttori che probabilmente catalogandomi come un visitatore normale, non commerciante, non ristoratore, hanno preferito versarmi il vino senza aggiungere informazioni. Invece, nello spazio "il Nebbiolo delle Alpi", il comune consumatore oltre a ricevere informazioni ha potuto assaggiare in abbinamento anche alcuni prodotti del territorio valtellinese.
Nella giornata di martedì 17 aprile i vini in abbinamento con i principali prodotti valtellinesi hanno poi trovato, presso la sala polivalente di Regione Lombardia un'altra grande occasione per essere conosciuti ed apprezzati durante l'evento "Sinfonie di Valtellina", curato del Distretto Agroalimentare di Sondrio.
Presente anche l'assessore Regionale all'agricoltura Fabio Rolli, che prima della degustazione ha voluto sottolineare l'importanza del vino come ambasciatore di una identità territoriale fatta di sapori, di storia, di tradizioni, di biodiversità ma soprattutto di distintività. Tutti fattori importanti che servano per vincere la sfida competitiva sui mercati nazionali ed esteri.
"Sinfonia di sapori" sotto la guida di Marco Chiapparini e dello chef Mattia Giacomelli, è stata l'occasione per presentare i nostri vini e alcuni prodotti valtellinesi quali bresaola, mele, formaggi attraverso un gioco di abbinamenti liberi, scelti e gestiti in ogni piatto dai partecipanti alla degustazione. Anche i vini, un bianco, un Valtellina Superiore, un Valtellina superiore riserva, e uno sforzato, sono stati messi a disposizione dei partecipanti che potevano sceglierli liberamente ed abbinarli secondo la loro idea.
Nei vari piattini vicino alla bresaola e i formaggi c'erano il mango, le pere, le mele, il melone giallo, le fragole, le carote, il cipollotto e diverse tipi di spezie.
Un gioco interessante che ha permesso di provare nuovi abbinamenti, oltre a quelli già conosciuti e consolidati quali formaggio e mele o formaggio e miele o ancora bresaola con il caprino.
Nuove piacevolezza soprattutto per chi ha osato abbinare alcune spezie scoprendo che coriandolo, cardamomo, cannella, curcuma e zenzero possono creare sensazioni gustative interessanti in bocca se messi in piccole dosi sul Valtellina Casera, sulla Golden delicius ed anche sulla Bresaola della Valtellina.
" Una sinfonia di sapori" arricchita dalle gradevoli note dei "Nebbioli delle Alpi " in un gioco piacevole, interessante che ha dimostrato la versatilità dei nostri prodotti abbinabili anche ad alimenti non del territorio.