il vino non uccide... anzi
Per ora solo l'Irlanda, ma in un futuro anche altri paesi potrebbero approvare leggi che equiparano il danno del fumo a quello del vino introducendo le etichette allarmistiche quali "l'alcol nuoce gravemente alla salute", "l'alcol provoca il cancro".
Il 21 giugno 2022 il governo irlandese ha notifica alla Commissione Europea la volontà di introdurre l'obbligo di riportare indicazioni sanitarie relative al cancro nell'etichettatura e presentazione delle bevande alcoliche.
La Commissione Ue ha avuto tempo fino al 22 settembre per presentare le proprie obiezioni, ma non l'ha fatto. A dicembre è scaduto anche il periodo di moratoria e Il silenzio assenso della Commissione Europea consente da gennaio all'Irlanda di adottare la famigerata etichetta sanitaria per vino, birra e liquori.
La scelta proibizionista dell'Irlanda potrà adesso allargarsi anche ad altri paesi europei creando una confusione di etichette nei vari paesi europei, ma soprattutto creando una confusione tra abuso e consumo di prodotti alcolici equiparando i super alcolici ai prodotti di qualità come il vino.
Il vino rappresenta un simbolo della cultura mediterranea nella cui dieta il consumo consapevole è anche consigliato (un bicchiere al giorno per le donne e due per gli uomini).
Ci sono almeno 230 mila ricerche dalle quali è emerso che un uso moderato di vino abbassi l'incidenza delle malattie cardio vascolari in maniera sensibile, diminuendo il rischio di attacco cardiaco e di ictus.
Uno studio del King's College di Londra, settembre 2019, pubblicato sulla rivista Gastroenterology specifica anche che il vino rosso consumato moderatamente aumenta la varietà dei batteri che lo abitano, il cosiddetto microbioma, e aiuta a ridurre i livelli di obesità e colesterolo cattivo.
Certo, poi tutti sappiamo che l'alcol provoca gravi e irreversibili danni fisici al fegato, al pancreas, al sistema nervoso centrale e periferico ed è sicuramente giusto criminalizzarne l'abuso. Ma c'è sicuramente differenza tra un bicchiere di whisky o di grappa e uno di vino.
Oggi l'Italia è il più grande produttore di vino al modo con una produzione di 50 milioni di ettolitri nel 2022, seguita dalla Francia con 44 e dalla Spagna con 33
Viene il dubbio che la scelta proibizionista dell'Irlanda voglia colpire il vino per favorire il commercio di altre bevande, meno alcoliche come la birra.
Paragonare il vino ai super alcolici e alle sigarette senza poi differenziare il significato di abuso, moderazione e consapevolezza dimostra chiaramente la scelta politica di un paese del nord Europa di penalizzare economicamente i paesi mediterranei dove il vino ha un'importanza produttiva strategica che nasce da una cultura e tradizione millenaria.
L'enogastronomia italiana sta diventando sempre più una componente fondamentale per il turismo. Credo che a tutti i turisti che spesso scelgono l'Italia come meta turistica per la sua eccellente enogastronomia dispiacerebbe trovarsi in un ristorante ed assistere all'imbarazzo del maître che, dopo aver raccontato la storia e le caratteristiche organolettiche del vino di quel territorio "ottimo vino, dal profumo intenso con sentori di frutta matura, vellutato..." , è costretto a nascondere con la mano l'etichetta che dice "Può uccidere".