Auguri con un' insolita ricetta: i mulun
Nell'augurare a tutti un sereno Natale, voglio ricordare un'antica ricetta a base di castagne che nella zona di Talamona si preparava nel periodo invernale ed allietava i palati dei bambini soprattutto durante le vacanze di Natale.
Ho ricordi piacevoli di quel piatto: pentole posizionate sull'angolo destro della piastra della stufa economica, (quello meno caldo) dove fagioli e castagne cuocevano lentamente in acqua e latte; profumi dolci di latte e di castagne cotte; mani che muovevano lentamente il taradel; il coltello che tagliava a fette la polenta scura sul tagliere; la gioia di noi bambini quando il piatto veniva arricchito con ciuffi di panna montata; la mano della mamma che girava la manovella del frullino per montare la panna; la corsa al lavandino per impossessarsi del frullino e leccare le fruste sporche ( non riuscivo mai ad arrivare primo). E soprattutto il silenzio di noi bambini seduti intorno al tavolo mentre degustavamo la nostra porzione di mulun. Quei famosi mulun, che ancora oggi qualche anziana talamonese prepara per i nipoti, cercando così di tramandare una tradizione culinaria che rischia di perdersi.
La ricetta
Far cuocere per tre, quattro ore in abbondante acqua leggermente salata, un chilo di castagne secche e un chilo di fagioli secchi (precedentemente messi in acqua fredda per una notte) avendo cura di tenerli sempre coperti di acqua.
Durante l' ultima ora di cottura far asciugare l'acqua e aggiungere mezzo litro di latte.
"Tarare" il tutto come fosse una polenta cercando di schiacciare bene le castagne e i fagioli, eventualmente aggiungendo altro latte in modo che si formi una polenta morbida.
Alla fine, aggiungere una manciata di uvetta, mescolare e rovesciare in una tortiera, raffreddare in frigorifero e servire freddo con eventualmente qualche guarnizione di panna."